In Italia la diffusione della fibra ottica è tuttora alle fasi iniziali ed è prevedibile che nel 2022 i cantieri per la posa dei relativi cavi possano crescere ancora di numero. Le imprese del settore stradale sono così chiamate a compiere delle scelte operative che hanno anche un risvolto “strategico”: le tecniche di scavo impiegate e il tipo di macchine di cui dispongono determinano infatti il numero di cantieri che è possibile gestire.
Scavi tradizionali
Operando in modo tradizionale, ossia con un mini-escavatore dotato di ruota fresante, si possono ottenere trincee da 6 a 10 centimetri di larghezza che dopo la posa dei cavi vanno riempite con specifici materiali, come il calcestruzzo additivato.
Inoltre, la ruota fresante lavora a secco e, se non è mantenuta costantemente raffreddata, rischia di avere una brevissima durata (20-30 metri di utilizzo).
In caso di cantieri di media grandezza, questo dilata i tempi di lavorazione. Dunque, tempi di lavorazione normalmente non inferiori alle 4 ore per tagli di circa 20 metri, tempi tecnici, nonché il trasporto delle attrezzature e l’allestimento: il tutto ha ricadute sul budget complessivo.
Microtrincee ancora più “micro”
Con la tecnica della microtrincea si lavora in modo meno invasivo e più rapido, in quanto il materiale di riempimento necessario si riduce fino a 1/5 rispetto allo scavo tradizionale e si eliminano i tempi di attesa tra un’operazione e l’altra.
La tagliasuolo SEAFLOOR 501 di Sea Technology rende la microtrincea ancora più “micro”. Molti operatori scelgono di abbinarla alla mola a battentare da 500 mm di diametro e 20 mm di spessore di taglio, ma anche quella del diametro 450 per 15 mm di spessore centra perfettamente l’obiettivo.
I tubi della fibra ottica raggiungono infatti i 14 mm di diametro e, dunque, possono essere inseriti in una microtrincea larga 16 mm in modo semplice e sicuro, a fronte di una velocità d’avanzamento della tagliasuolo ancora maggiore e di un’ulteriore riduzione del materiale di riempimento.
In questo modo, un paio d’ore di lavoro possono bastare per posizionare la macchina a terra (l’apposita maniglia facilita le operazioni di carico-scarico dal furgone e la movimentazione), praticare le microtrincee, posare i tubi e richiudere lo scavo.
Oltre ai suddetti vantaggi operativi, ci sono quelli finanziari: il budget necessario per allestire uno scavo tradizionale (noleggio di mini-escavatore, ruota fresante e automezzo con cassone per il trasporto in cantiere), è sovrapponibile al costo di acquisto della soluzione Sea Technology.
Aspetti da valutare con attenzione da parte di tutte le imprese che intendono cogliere le opportunità offerte da questa fase espansiva del mercato: un investimento estremamente accessibile e a parità di tempo consente di gestire un maggior numero di interventi in cantiere, con evidenti benefici sul fatturato.
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Gallery
Le immagini mostrano un cantiere recente, nel quale la tagliasuolo SEAFLOOR 501 è stata abbinata alla mola a battentare del diametro 450 mm e 15 mm di spessore di taglio.
Per la realizzazione dell’intero lavoro sono state sufficienti circa 2 ore.